
INFORMAUTISMO N° 3 - ANNO 2002, settembre-dicembre
ESISTE UNA RELAZIONE CON LA VACCINAZIONE TRIVALENTE MPR?ECCO CHE COSA NE PENSA ERIC FOMBONNE
Che i casi di autismo abbiano raggiunto livelli da “epidemia” è secondo Eric Fombonne, del tutto infondato.
Alcuni genitori hanno manifestato il sospetto che ci fosse una connessione di tipo causale tra la vaccinazione trivalente contro Morbillo, Parotite e Rosolia (o vaccino MPR) e l’autismo perché prima di essere vaccinati, i figli crescevano normalmente. Anche alcuni ricercatori sostengono che la vaccinazione MPR provocherebbe l’autismo, indicando, come prova, l’aumento apparente di casi da quando la vaccinazione fu introdotta verso la fine degli anni 80.
Le ricerche di Eric Fombonne hanno contribuito a dimostrare che le affermazioni secondo le quali l’incidenza dell’ autismo sarebbe aumentata nelle ultime tre decadi a causa della somministrazione nella prima infanzia del vaccino trivalente MPR sono false.
“Se, in indagini recenti, le stime percentuali di Autismo nella popolazione generale sono sensibilmente più alte di 30 anni fa, questo riflette semplicemente l’adozione di un concetto di autismo piò ampio, il riconoscimento di autismo in soggetti di intelligenza normale e l’individuazione più accurata di persone con autismo .”
LE RICERCHE DI ERIC FOMBONNE
Eric Fombonne si interessa in particolare delle di metodologie epidemiologiche applicate allo studio della psicopatologia dell’ infanzia e della adolescenza. Ha condotto diverse indagini trasversali su campioni della popolazione per valutare le percentuali e le correlazioni di diversi disturbi psichiatrici nella popolazione e studi longitudinali di campioni clinici esaminando i cambiamenti nel tempo dell’ incidenza di diversi disturbi psico - sociali. I campi di i ricerca ai quali è attualmente interessato comprendono: l’ epidemiologia dell’autismo, i presunti legami tra la vaccinazione trivalente contro Morbillo, Parotite e Rosolia (MPR) e l’autismo, gli studi genetici e familiari dell’autismo, la valutazione dei disturbi affettivi nei giovani, l’ epidemiologia del suicidio, gli studi sugli esiti della depressione nell’ infanzia, studi clinici sulle terapie psicologiche e farmacologiche della depressione nell’ infanzia e nell’ adolescenza. Fa parte della redazione del JADD - Journal of Autism and Development Disorders (Rivista Medica di Autismo e Disturbi dello Sviluppo), del Comitato di Consulenza del Journal of Child Psychology and Psychiatry e dell’ European Child and Adolescent Psychiatry. |
E’ infatti noto da tempo che quasi il 20% dei casi ha avuto uno sviluppo apparentemente normale fino all’età di 18 mesi circa, dopo di che si osserva una regressione delle capacità comunicative, sociali e di gioco, e si manifestano i segni dell’ autismo. In questi casi si parla di ”Autismo regressivo ”, talvolta definito anche impropriamente “Autismo secondario ”.
Sulla base degli studi epidemiologici attendibili esistenti, Fombonne afferma che la percentuale di casi di Autismo regressivo non è aumentata in seguito all’introduzione del vaccino MPR. Un allarmismo infondato nei confronti della vaccinazione MPR potrebbe portare conseguenze gravi per la salute stessa dei bambini.
“ Si tratta di una questione importante, perché non c’è alcun riscontro scientifico che esista una connessione tra la vaccinazione MMR e autismo, e le persone che non sono vaccinate contro il morbillo rischiano tuttora di morire ”
In conclusione, i casi di autismo sono in aumento principalmente perché adesso i medici applicano una definizione del disturbo più ampia e possiedono strumenti diagnostici migliori: se prima degli anni 80, si diagnosticava l’autismo in un bambino su 2.500, la percentuale ora si avvicina ad un bambino su 250.
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