
INFORMAUTISMO N° 4 - ANNO 2003, gennaio - aprile
(di D.V.)
ANCORA SU AUTISMO E VACCINAZIONE TRIVALENTE.
Ho letto che è stata ipotizzata una relazione tra autismo e vaccinazione contro il morbillo. In particolare è stata provata un'associazione tra la presenza del virus del morbillo nell'intestino di bambini che presentavano comportamenti autistici, e problemi intestinali.In base alla vostra esperienza, avete mai avuto segnalazioni in tal senso? E' vero poi che il tasso di bambini autistici è aumentato notevolmente negli ultimi anni ?
Grazie mille per l'attenzione
S.
Gentile S.,
sull'ipotesi di relazione fra tra vaccino trivalente MMR (Morbillo, Parotite e Rosolia) e autismo sono state svolte numerose e approfondite ricerche a livello internazionale (si veda Informautismo n° 3).
Nessuna ricerca epidemiologica condotta con criteri seri e su popolazioni sufficientemente vaste ha trovato una relazione fra autismo e vaccino trivalente MMR o con il vaccino anti - morbillo.
Il vaccino MMR e il vaccino anti - morbillo sono tuttavia vaccini preparati con virus attenuati che, di conseguenza, in bambini con deficienza immunitaria permanente, o transitoria (come si verifica in caso di indisposizione, raffreddore, ecc.) possono causare, invece dell’immunizzazione, la malattia stessa contro la quale dovrebbero immunizzare. Se questo si verifica e il bambino si ammala (nel nostro caso, di Morbillo), questo si può complicare, sebbene raramente, con un’encefalite, che può dare come esito una sintomatologia di tipo autistico. Non è dunque il vaccino in sé a causare l’encefalopatia, che in alcuni casi si manifesta con sintomatologia di tipo autistico, ma la malattia in sé.
L'encefalopatia in effetti è molto più frequentemente una complicazione dalle malattie contratte dai bambini non vaccinati (Morbillo, parotite e rosolia), che nel nostro paese sono ancora epidemiche, che dalle vaccinazioni. L’encefalite si verifica infatti in 1/2.000 casi di Morbillo, e 1/300 di Parotite, mentre la frequenza dell’encefalite post-vaccinica è di 1 / 1.000.000 di casi.
Inoltre le ricordo che la Rosolia contratta durante la gravidanza è una delle cause note di encefalopatia del feto con frequente sviluppo di sintomi autistici dopo la nascita (in 1/4 dei casi di infezione della madre in gravidanza) e che il Morbillo è una malattia grave, ancora mortale in 1 caso / 3.000 anche nei paesi industrializzati (in 1 caso / 5 nei paesi in via di sviluppo). Inoltre, non è stata trovata una maggiore frequenza di virus del morbillo nell’intestino dei bambini con autismo di quanto non la si trovi nell’intestino di bambini “normali”. Allo stato attuale delle conoscenze si può quindi escludere che ci possa essere un rapporto causale fra vaccinazione trivalente MMR o anti-morbillo e autismo.
Negli ultimi anni le diagnosi di autismo sono effettivamente aumentate. Questo non significa che siano aumentati i casi di autismo, ma che sono cambiati i criteri diagnostici ed è notevolmente aumentata la capacità di fare diagnosi, sempre più precocemente.
Comunque non è aumentato in percentuale il numero di bambini che presentano i sintomi dopo un periodo silente di apparente normalità, per lo più fra il 1° e il 2° anno di età, cioè nel periodo in cui i bambini vengono normalmente sottoposti alla vaccinazione trivalente MMR o all’anti-morbillo.
Questa coincidenza temporale ha insospettito alcuni genitori, che hanno legittimamente sollecitato le ricerche, e che dovrebbero attualmente essere stati rassicurati dal gran numero di studi fatti, che, se condotti in modo ineccepibile, non hanno potuto confermare il rapporto causale fra vaccini e autismo.
Purtroppo, appena si sparge una notizia allarmistica, c’è chi approfitta dell’angoscia dei genitori, e sfrutta l’appiglio e gli studi – spazzatura, che in ogni campo esistono in gran numero, e che di solito vengono assai più pubblicizzati di quelli seri, per vendere metodiche di diagnosi assolutamente fallaci e prodotti più o meno “naturali” ma sempre inutili, se non dannosi. Questi spacciatori di illusioni sostengono che le lobby farmaceutiche metterebbero a tacere le conseguenze nefaste delle vaccinazioni per non esserne danneggiate nei loro guadagni. Nella realtà, invece, succede proprio il contrario: le industrie farmaceutiche sotto sotto spingono per limitare le vaccinazioni, perché sono obbligate da accordi, da esse stesse stipulati, a venderle in grandi quantità a prezzo politico all’OMS, per essere distribuite gratuitamente nei paesi in via di sviluppo, e perché i farmaci, soprattutto i costosissimi antivirali, rendono molto di più.
In sostanza, alle multinazionali farmaceutiche giovano molto di più le epidemie che le campagne per vaccinare. L’estate scorsa, proprio mentre i media suonavano la grancassa della pericolosità dei vaccini, è passata quasi inosservata la notizia che un’altra multinazionale farmaceutica ha sospeso la produzione di vaccini, riducendone ormai a 4 il numero di produttori a livello mondiale.
In considerazione dei dati della ricerca, e della triste esperienza dei genitori di persone autistiche ormai adolescenti e adulte, che nel corso della vita dei loro figli si sono amaramente rese conto di quanti approfittatori cerchino di sfruttare ogni appiglio per vendere illusioni fasulle e controproducenti per una corretta concezione e presa in carico dell'autismo, Autismo Italia e Autisme Europe mettono in guardia le famiglie dai rischi concreti che le malattie come Morbillo, Rosolia e Parotite rappresentano per la salute dei bambini, e invitano a prendere le proprie decisioni in merito alla vaccinazione MMR a ragion veduta e con senso di responsabilità, discutendone con il pediatra o con il medico di famiglia.
La invito a rileggere la posizione ufficiale di Autismo Italia sulla vaccinazione MMR e autismo, pubblicata su Informautismo n° 3.
A CHI RIVOLGERSI SE IL BAMBINO HA L’AUTISMO?
Mi chiamo Marco, e sono il papa' di un bambino meraviglioso di tre anni e mezzo, al quale è stato diagnosticato l'autismo. Vorrei avere maggiori informazioni su come inviare gli esami in America, sul tipo di esami, le modalità' etc... Io abito in provincia di Milano. Dovendo iniziare un trattamento per il mio bambino vorrei domandarvi se potete (in base alle vs conoscenze acquisite negli anni), raccomandarmi qualche medico o istituto specializzato nel trattare i soggetti autistici nella mia regione .. e non. Potreste consigliarmi anche qualche libro che ritenete possa aiutarmi ad educare mio figlio? Per il momento vi ringrazio anticipatamente per le vs risposte
Marco
Caro Marco,
la Lombardia non ha una politica molto favorevole per le persone con disabilità, bisognose di programmi precoci e continuativi di riabilitazione. Anche se alcuni (pochi) centri di livello internazionale per quanto riguarda diagnosi, valutazione e ricerca sull'autismo esistono, difficilmente riescono poi a dare risposte adeguate alle necessità dei pazienti, che sono davvero sproporzionate ai mezzi che hanno a disposizione. Tuttavia la situazione dei piccoli è fortunatamente migliore: di solito il loro accesso alla presa in carico nel settore sanitario pubblico è privilegiato, quindi non scoraggiatevi.
A quanto dice, sembra che il suo bambino non abbia nemmeno una diagnosi sicura e una valutazione funzionale. Le consiglio quindi di rivolgersi all'équipe dell'Istituto Nazionale Neurologico Carlo Besta di Milano, presso l'Istituto nazionale Neurologico (che da anni collabora attivamente con Autismo Italia ed è inserita in percorsi di ricerca internazionali) formata dal dott. Nardo Nardocci, dalla dott.ssa Estienne, e dalla dott.ssa Morbi, con i quali può prenotare telefonicamente una visita ambulatoriale.
Un altro centro della Lombardia all'avanguardia nel campo dell'Autismo è l'IRCCS Medea, presso La Nostra famiglia di Bosisio Parini (Lecco) ( tel. 031 877111).
Poco altro esiste di qualificato, ma se mi può indicare con più precisione dove abita, si può pensare ad altri servizi sul territorio. Personalmente non credo che esistano, il Italia o all'estero, servizi, pubblici o privati di tale eccezionale competenza e ricettività da giustificare viaggi, liste di attesa infinite e sacrifici: è vero che per ora i centri competenti in autismo sono pochi (e non solo in Italia), ma è anche vero che, come sa, viviamo in una società della comunicazione aperta (fin troppo), il che mi permette di assicurarle che i miracoli, ad oggi, non li ha ancora fatti nessuno.
Se mi permette, LE SCONSIGLIO CALDAMENTE DI RIVOLGERSI A CENTRI O PROFESSIONISTI PRIVATI, più interessati a mantenere clienti, ANCHE ILLUDENDOLI SULL'EFFICACIA DI QUESTA O QUELLA TERAPIA, che attrezzati a dare risposte davvero efficaci. L'autismo è un campo dove davvero tutti dicono la loro, ed è facile confondere le ipotesi, spesso anche strampalate, con le conoscenze accertate. Spero mi perdonerà se mi permetto di dare consigli, ma poiché, da presidente di Autismo Italia e Autisme Europe, il mio principale compito è la difesa dei diritti delle persone con autismo, è mio dovere e compito istituzionale esortare sempre le famiglie a non dimenticare le proprie responsabilità e il dovere di garantire al proprio figlio trattamenti basati sull’evidenza scientifica, anche se è umano e comprensibile desiderare per lui il meglio.
Per documentarsi, la invito a visitare il sito di Autismo Italia, di Autisme Europe ed in particolare, su quest'ultimo, le pagine dell'Anno Europeo delle Persone Disabili EYPD 2003, che contengono posizioni sull'autismo e sulla presa in carico condivise da tutti i membri del consiglio, rappresentanti di 30 paesi europei.
Per quanto riguarda invece le informazioni tecniche, il sito migliore e più qualificato, che permette di orientarsi fra informazioni corrette e spazzatura, senza cadere in confusione o nella trappola del "di tutto di più" è il sito del NIMH ( National Institute of Mental Health - USA). Oltre a trovare un documento davvero egregio per l'orientamento di professionisti e familiari nelle scelte terapeutiche più corrette, attraverso i links che vi si trovano potrà accedere in modo ordinato ad altri siti, non tutti eccelsi, ma mediamente corretti nelle informazioni che pubblicano.
Con molti sinceri auguri e un abbraccio al suo piccolo.
NOTA: Questo articolo e' disponibile anche in formato PDF

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