
INFORMAUTISMO N° 6 - ANNO 2003, settembre-dicembre
I metodi per l’autismo
Sono un'insegnante di sostegno, sto preparando una tesi sull'autismo: avete materiale relativo ai metodi educativi utilizzati per questi ragazzi?
Grazie.
Purtroppo i “ metodi”, o meglio, le strategie, per educare i bambini con Autismo non si imparano sui libri. L’abbiamo già detto tante volte, ma non insisteremo mai abbastanza: è giusto documentarsi, ma leggere non basta. Senza una presa in carico multi -disciplinare, una valutazione individuale accurata e affidabile, un programma educativo non può funzionare. E la formazione per insegnare le strategie più adatte dovrebbe essere fatta prima di imbattersi in un alunno con Autismo, dalle università. Purtroppo la maggior parte degli insegnanti vengono a conoscenza troppo tardi, e male, di quel che si può fare (ed è davvero molto) per insegnare ai bambini con Autismo, e talvolta perfino ignorano che l’educazione, nell’Autismo, è fondamentale, perché attualmente è l’unico strumento che abbiamo attualmente a disposizione per favorire il loro sviluppo e l’indipendenza. Ma il problema non è solo di metodi, è anche, e soprattutto, i contenuti: le persone con Autismo dovrebbe essere educate al più presto all’autonomia.
Allego comunque una breve bibliografia di testi essenziali, (altri potrà trovarne consultano i cataloghi di editrici serie, come la Erickson, anche su internet). che potrà aiutarla a capire meglio le problematiche dell’Autismo, con molti auguri e grande riconoscenza per il suo interesse e la sua motivazione.
- Baron Cohen, S., Bolton, R. AUTISMO, LA CONOSCENZA DEL PROBLEMA, Phoenix ed., via Colautti 28, Roma 1998.
- Frith, U.: L'AUTISMO, SPIEGAZIONE DI UN ENIGMA, Laterza, Bari, 2001
- Grandin, T.: PENSARE IN IMMAGINI , Erickson ed.,Trento, 2001
- Jordan, R., Powell, S.: AUTISMO E INTERVENTO EDUCATIVO cura della versione italiana di Paola Visconti, Erickson ed., Cso Buonarroti, 13, Trento, 1997
- Laxer, G.; Trehin, P.: AUTISMO E DISTURBI DEL COMPORTAMENTO Phoenix ed., Roma, 2001.
- Peeters, T.: AUTISMO: ORIENTAMENTI TEORICI E PRATICA EDUCATIVA, Phoenix Editrice, Roma, 1996
- Schopler, E. et AA.: STRATEGIE EDUCATIVE NELL'AUTISMO, Masson ed., Milano, 1991.
- Schopler, E. et AA.:ATTIVITA' DIDATTICHE PER AUTISTICI, Masson ed., Milano, 1995
D.V.
Gentile Sig.ra Vivanti,
immagino che tanti genitori Le abbiano detto di rivedere la propria vita nel leggere l'editoriale “Il silenzio degli innocenti”. Ed è esattamente quello che ho provato anch''io. Le stesse rinunce,le stesse peregrinazioni accomunano le nostre esistenze spinti,come siamo, dal sogno,dalla speranza di riuscire a dare di più ai nostri ragazzi (anche i miei figli sono gemelli).Rivivo nelle sue parole la tristezza infinita di non avere strumenti per rendere meno sofferente la nostra condizione. Sottopongo inoltre alla sua attenzione un invito da rivolgere alle famiglie con handicap relativo alla L. 328/2000, nel caso ritenesse opportuno pubblicarlo sulla rivista.
Luigi Castaldo - Mantova
Caro Luigi,
grazie per le sue belle parole, che mi rincuorano e mi incoraggiano a perseverare. Pubblichiamo volentieri il suo appello
D.V.
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Per le famiglie dei portatori di handicap uno degli aspetti più interessanti della legge 328/2000 (legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali) è costituito a parer mio dal contenuto dell’art.14.
In esso si dispone che, su richiesta degli interessati cioè i disabili di cui all’art.3 della L. 104/92, i Comuni in collaborazione con le ASL predispongono un progetto individuale. “ ... il progetto individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale, le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del Servizio Sanitario Nazionale, i servizi alla persona a cui provvede il comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero ed all’integrazione sociale, nonché le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale. Nel progetto individuale sono definiti le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare.”
La prima novità da evidenziare è che finalmente come genitori di disabili avremo la possibilità di avere un’interlocutore certo, il Comune. E noi tutti sappiamo bene cosa significhi essere mandati da un Ufficio all’altro senza avere mai la certezza di aver parlato con la persona giusta.
Ancora più importante per i nostri figli è che finalmente si è arrivati alla determinazione di garantire loro un intervento con caratteristiche di continuità ed organicità e non, come accade molto spesso oggi, una serie di iniziative frammentarie e a volte contrastanti tra loro.
Ovviamente non facciamoci illusioni. Perché, e ne siamo ben consapevoli, non esiste alcun automatismo tra le disposizioni di legge e quanto poi effettivamente avviene nella realtà. Sta però soprattutto a noi genitori vigilare e richiedere il rispetto dei diritti dei nostri figli, senza cadere nella rassegnazione pur di evitare gli umilianti ostacoli frapposti dalla burocrazia.
In ogni caso sarebbe opportuno che ognuno di noi presentasse la suddetta richiesta al proprio Comune di residenza per avere un’ulteriore strumento giuridico a tutela dei nostri diritti e per testimoniare la nostra esistenza alle Istituzioni che molto spesso semplicemente ci ignorano.
Luigi A. Castaldo, “ Progetto Arcadia” onlus Mantova"© Autismo Italia onlus